PASQUA 2019
…e si recarono al sepolcro
La pasqua parla di cammino, di passaggio, di traversate.
ma si possono incontrare fiumi, i dirupi, i burroni
che non permettono di andare oltre
verso la terra della libertà, della pace, della vita!
Ed allora nasce lo scoraggiamento, la sfiducia, la pura.
Ma Cristo è risorto, la croce è stata divelta
e Dio l’ha trasformata in un ponte!
…e si recarono al sepolcro
Il legno su cui era stato crocifisso il Signore
è diventato il ponte che permette di passare
dal Golgota al giardino di Giuseppe di Arimatea,
dalla morte alla vita.
Andiamo anche noi con Maria di Magdala,
con Pietro e Giovanni per vedere e credere:
la tomba di Gesù è davvero vuota !
Raccogliamo le pietre rimosse
e diventiamo anche noi costruttori di ponti,
così da raggiungere anche le periferie più lontane,
e raccontare quanto è avvenuto a Gerusalemme:
“Essi lo uccisero appendendolo a una croce,
ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno!”
…e si recarono al sepolcro ma
Cristo, nostra speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea.
Ripartiamo anche noi,
risorti nel Battesimo,
come le donne del Vangelo,
come gli apostoli,
camminiamo ‘cercando le cose di lassù’
ma anche ricostruendo i ponti interrotti,
restaurando quelli consumati dal tempo,
riedificandone di nuovi, lunghi e larghi,
per poter arrivare a tutti ed ovunque,
portando la cultura della Pasqua fatta
- di gioiosa ospitalità :
accogliere l’altro, specie chi è più povero e solo, chi non ha casa o possibilità, è accogliere Cristo!
- di convivialità tra diversi:
apparecchiare la tavola della parola amica e del cibo condiviso per tutti, di qualsiasi colore, lingua e religione perché così sarà nella Gerusalemme celeste.
- di affettività fraterna:
portare nella vita il bacio santo, l’abbraccio di quella pace che il Risorto dona ai suoi perché la Chiesa e la società siano il luogo del perdono e della festa.
Oggi e sempre allontaniamo la tristezza
perché il Signore è risorto, è davvero risorto!