Illuminare le periferie

Il Rapporto 2023 della Caritas per raccontare le povertà

Il Rapporto sulle povertà della Caritas diocesana di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, è giunto alla sua settima edizione. È dal 2017, infatti, che l’Osservatorio delle povertà e delle risorse della Caritas diocesana, scatta, ogni anno, una fotografia sull’andamento delle situazioni di vulnerabilità presenti sul territorio. L’obiettivo del Rapporto non è tanto quello di offrire dati e statistiche relative alle povertà, quanto piuttosto mettere in evidenza i cambiamenti e cogliere le cause di questi processi, per poi agire, puntualmente, onde evitare ulteriori situazioni drammatiche. I dati raccolti nel Rapporto sono il frutto di numerosi colloqui che i volontari compiono quotidianamente con coloro che si rivolgono ai Centri di Ascolto. Si tratta quindi di storie, volti, persone che, trovatesi in difficoltà, hanno scoperto una porta aperta con persone pronte ad ascoltarle. La diocesi di San Benedetto del Tronto conta 13 strutture Caritas parrocchiali e la Caritas diocesana i cui servizi sono gestiti dalla Fondazione Caritas San Benedetto del Tronto ETS. Il Rapporto offre sia una lettura d’insieme, sia delle singole realtà, in modo che si possa avere una visione il più possibile completa e dettagliata. Si pensa spesso che la Caritas sia il luogo deputato a dar da mangiare, dormire e far le docce ai senzatetto, senza sapere che la Caritas offre molto di più, in quanto le povertà sono sempre in cambiamento, per cui si cerca di disporre di risposte il più possibili puntuali e pertinenti.

Piccola novità del rapporto di quest’anno è la presenza dei simboli dell’agenda 2030 e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile che ci ricordano la necessità di una prospettiva unica e indivisibile per tutti, dove gli obiettivi economici, sociali ed ambientali siano sempre perseguiti in modo sinergico, e dove ‘nessuno sia lasciato indietro’: ci è sembrato importante sottolineare anche il nostro piccolo contributo che il nostro ente può mettere in gioco.

Si coglie qui l’occasione per ringraziare tutti i volontari, gli operatori, le amministrazioni, gli enti pubblici e privati, che ogni giorno si adoperano offrendo il proprio tempo, denaro e competenze, a servizio dei poveri.