PREOCCUPAZIONE E GRATITUDINE

Alla Caritas diocesana, in questi giorni così particolari, si vive innanzitutto la preoccupazione per la sorte di tante persone e famiglie che non riescono a fare spesa e ad avere quanto è necessario per vivere.Il cuore si riempie di tristezza ogni volta che si risponde al numero telefonico per le emergenze: dall’altra parte spesso arrivano voci che, quasi con vergogna,timidamente chiedono, magari per la prima volta nella vita, un aiuto per poter andar avanti, per mangiare.Finora abbiamo speso 10.217 euro per le schede prepagate, continuiamo a preparare pacchi viveri e distribuire pasti da asporto. Chiaramente siamo in contatto con le Caritas parrocchiali che in qualche modo sono vicini a quanti vivono situazioni difficili nel proprio territorio.Non abbiamo ancora molti fondi per cui speriamo che possano iniziare ad intervenire i comuni. Non nascondiamo alcune perplessità sui criteri adottati da alcuni di essi.Sentiamo anche il bisogno di esprimere la gratitudine a quanti, generosamente hanno fatto delle donazioni e poi alle suore, agli ospiti delle case di accoglienza che stanno portando avanti il servizio alla Caritas in quanto abbiamo chiesto ai volontari per il momento di restare a casa, ai giovani che seguono i diversi progetti e che, anche attraverso i social, continuano il loro lavoro.Cerchiamo di vivere quanto chiesto da papa Francesco, il servizio silenzioso e la preghiera, nell’attesa della Pasqua perchè possiamo anche noi passare dal monte degli ulivi, dal Golgota al campo di Giuseppe d’Arimatea, al giardino della Risurrezione.