PIANTARE LA VITA DENTRO LA CITTA’

SUSSIDIO AVVENTO – NATALE

Il tempo dell’Avvento ci mette in comunione con l’attesa di tutta l’umanità. Ognuno, infatti, attende tempi migliori, anche se poi non sempre sa definire bene in che cosa possano consistere. La nostra stessa vita cristiana è vissuta nella “attesa della beata speranza: che venga il nostro Salvatore, Gesù Cristo”.

            Noi speriamo sempre in un altro che ci aiuti, ci sostenga, ci renda meno difficile il compito della vita e sollevi ciò che la opprime. In fondo, riconosciamo che da soli non possiamo realizzare le nostre speranze, quindi confidiamo in qualche modo nell’altro e viviamo il tempo carico di attesa. Ma nessun essere umano, per quanto buono e disponibile, può soddisfare pienamente le nostre attese, perché sono attese di pienezza di vita, di felicità senza ombre e senza fine, cose che nessun essere umano è in grado di dare. Ciò significa che in fondo sono attesa di Dio.

            L’avvento, che ci apprestiamo a vivere, ci porta ad incontrare e a confrontarci ancora una volta con il nostro animo insoddisfatto e sempre in attesa del meglio, a riconoscere che di fatto siamo in attesa di Dio, l’unico che può mantenere le promesse di pienezza di vita. La nostra è, quindi, un’attesa spirituale, un desiderio di Dio che a volte cerchiamo quasi a tentoni.

            In questo Avvento riscopriamo questo desiderio di Dio un po’ sempre annebbiato, purtroppo, dalle tante distrazioni e dai tanti illusori surrogati che ci vengono proposti dal nostro mondo. Riscopriamo la vita spirituale come attesa e viviamola come crescita progressiva nella comunione con Dio. Vivendo nell’attesa di Dio, e preparando l’incontro con Lui, viviamo una spiritualità che non ci allontani dall’impegno a costruire relazioni positive tra di noi e tra le nostre parrocchie, secondo il progetto delle Unità Pastorali che stiamo perseguendo, così da crescere nell’unità di una comunione sempre più profonda a immagine di Dio che è Trinità.

            Il Sussidio, preparato dai nostri Uffici pastorali, ci suggerisce come vivere spiritualmente questo tempo di attesa, come nutrirlo con un solido e sicuro cammino, lasciandoci guidare dalla liturgia della Chiesa e vivendo gli atteggiamenti concreti di vita che domenica dopo domenica vengono suggeriti. Sarà un tempo di grazia.

            Auguro a me a tutti che sia così: un tempo di grazia che ci accompagna nel nostro cammino pastorale diocesano.  Ringrazio coloro che l’hanno preparato e invoco su tutti la benedizione del Signore.

+ Carlo Bresciani

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