Carissimi fedeli diocesani,
si avvicina l’Avvento e la preparazione al Natale. In considerazione dei tristi eventi del terremoto che ci hanno colpito, a causa dei quali molti nostri concittadini hanno perso casa e sono stati costretti ad abbandonare i loro paesi trovando ospitalità negli alberghi della nostra costa o in altri luoghi di fortuna, mi unisco volentieri all’appello di alcuni amministratori affinché si sospenda in segno di solidarietà botti ed altre esagerazioni tipiche del tempo di Natale e a devolvere quanto risparmiato per le necessità di questi nostri fratelli.
Non dimentichiamo la Parola di Gesù che attraverso la parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro ci invita ad essere attenti ai bisogni dell’altro, alzando lo sguardo dalla nostra tavola, sontuosamente imbandita e un po’ sprecona, per condividere con chi aspetta aiuto.
Sarebbe innanzitutto un segno di grande sensibilità umana che, senza togliere un momento di onesta festa, eviterebbe sprechi inutili di fronte a tante necessità. Ma ci aiuterebbe anche, e per noi cristiani non è poco, a riscoprire il vero senso, religioso e non commerciale, del Natale. Facciamo pure festa, ma non dimentichiamo che la sobrietà fa bene non solo al portafoglio, ma anche alla salute fisica e spirituale propria e della comunità.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un Avvento di autentica solidarietà e un santo Natale, unendomi a tutti voi nel ringraziamento al Signore per quanto ci ha donato e per chiedere con voi la sua continua protezione e il suo indispensabile aiuto.
Benedico tutti di cuore.
Il vostro vescovo
+ Carlo Bresciani