EMERGENZA UCRAINA – AGGIORNAMENTO 24 MARZO

LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO

Non possiamo non riflettere sulle parole che papa Francesco ha pronunciato domenica scorso all’Angelus: “Non si arresta, purtroppo, la violenta aggressione contro l’Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo! … Penso ai milioni di rifugiati ucraini che devono fuggire lasciando indietro tutto e provo un grande dolore per quanti non hanno nemmeno la possibilità di scappare. Tanti nonni, ammalati e poveri, separati dai propri familiari, tanti bambini e persone fragili restano a morire sotto le bombe, senza poter ricevere aiuto e senza trovare sicurezza nemmeno nei rifugi antiaerei. Tutto questo è disumano! Anzi, è anche sacrilego, perché va contro la sacralità della vita umana, soprattutto contro la vita umana indifesa, che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia! Non dimentichiamo: è una crudeltà, disumana e sacrilega!” Ha poi ringraziato quanti sono impegnati nell’accoglienza: “Grazie, cari fratelli, care sorelle, per questa testimonianza e per il sostegno concreto che state offrendo con coraggio a tanta gente disperata! Stiamo vicini a questo popolo, abbracciamolo con l’affetto e con l’impegno concreto e con la preghiera. E, per favore, non abituiamoci alla guerra e alla violenza! Non stanchiamoci di accogliere con generosità, come si sta facendo: non solo ora, nell’emergenza, ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno. Perché voi sapete che al primo momento, tutti ce la mettiamo tutta per accogliere, ma poi, l’abitudine ci raffredda un po’ il cuore e ci dimentichiamo. Pensiamo a queste donne, a questi bambini che con il tempo, senza lavoro, separate dai loro mariti, saranno cercate dagli “avvoltoi” della società. Proteggiamoli, per favore”.

 

LA PREGHIERA

Intensifichiamo la preghiera per la pace ed in particolare raccogliamo l’invito ad unirci, venerdì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione all’Atto di consacrazione dell’umanità, specialmente della Russia e dell’Ucraina, al Cuore immacolato di Maria. Ha scritto il nostro Vescovo: “La solennità dell’Annunciazione di Maria vergine cade quest’anno nel tempo di una guerra tanto drammatica, quanto ingiustificata e ripugnante. L’arcangelo Gabriele annuncia a Maria la nascita del Principe della pace: Gesù. Lei risponde prontamente sì. Per questo la fede cristiana la acclama Regina della pace.  Il prossimo 25 marzo il santo Padre pronuncerà l’Atto di consacrazione della umanità, e in modo particolare della Russia e dell’Ucraina, al Cuore Immacolato di Maria.  Così papa Francesco ne spiega il senso, invitando tutti a partecipare in preghiera all’Atto di consacrazione: “Vuole essere un gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace”.  Accogliendo con profonda gratitudine il gesto che il papa si appresta a fare a nome della Chiesa universale, in unione con lui dalle nostre comunità parrocchiali e da tutti i fedeli salga in modo unanime e accorato la supplica a Maria madre nostra, Regina della pace. Lei che ha dato un corpo al Principe della pace, interceda per la pace e per la pronta cessazione della guerra”.

Possiamo seguire in mondovisione la preghiera del papa alle ore 17.00 e partecipare alle celebrazioni programmate in ogni comunità parrocchiale. Questo è soprattutto il tempo della preghiera e del perdono!

 

L’ACCOGLIENZA IN DIOCESI

Per quanto riguarda l’accoglienza abbiamo avuto la disponibilità di 40 famiglie e di qualche comunità parrocchiale. Le persone arrivate in Diocesi hanno quasi tutte legami di parentela o amicizia con residente nel territorio.

La Caritas diocesana, in stretta collaborazione con le Caritas parrocchiali, per ora segue 44 persone di cui 19 donne, 1 uomo, 11 bambini (0-12 anni) e 14 ragazzi (10/18 anni). I bisogni emersi sono: la regolarizzazione dei documenti, la richiesta per i permessi di soggiorno temporaneo e l’aiuto per le prime necessità di prodotti alimentari e vestiario. In un ascolto più approfondito delle persone è stata riscontrata l’esigenza di conoscere la lingua italiana, dell’inserimento scolastico dei ragazzi e della eventuale possibilità di poter lavorare. Presso la Caritas diocesana, per rispondere a tali esigenze, si è costituito un team di volontari e si è attivato un corso base di lingua italiana, anche grazie alla disponibilità di insegnanti ucraini residenti a San Benedetto del Tronto.

Ogni comunità cristiana è chiamata a vivere la prossimità e la vicinanza a chi è accolto ma anche a chi accoglie. Per questo motivo è importante un coordinamento e un raccordo tra la Caritas diocesana e quelle parrocchiali in modo da avere una mappatura aggiornata delle presenze dei fratelli e delle sorelle che arrivano dall’Ucraina e curare per quanto possibile l’integrazione e l’inserimento nella vita della comunità.

In Caritas stanno arrivando le offerte dei privati e delle comunità parrocchiali. Per ora abbiamo la disponibilità di Euro 10.000 dalla carità del Vescovo, Euro 18.800 dalle comunità parrocchiali e Euro 5.400 da offerte liberali. I fondi saranno utilizzati per l’accoglienza in diocesi e destinati ai progetti di Caritas Italiana e Caritas Ucraina.

Il cuore addolorato di Maria, regina della pace, ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

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