CON CRISTO IN MISSIONE NEL MONDO

…perché la speranza dei poveri non sia delusa

Il Salmista descrive con crudo realismo l’atteggiamento dei ricchi che depredano i poveri: “Stanno in agguato per ghermire il povero…attirandolo nella rete” (cfr Sal 10,9). È come se per loro si trattasse di una battuta di caccia, dove i poveri sono braccati, presi e resi schiavi. In una condizione come questa il cuore di tanti si chiude, e il desiderio di diventare invisibili prende il sopravvento. Insomma, riconosciamo una moltitudine di poveri spesso trattati con retorica e sopportati con fastidio. Diventano come trasparenti e la loro voce non ha più forza né consistenza nella società. Uomini e donne sempre più estranei tra le nostre case e marginalizzati tra i nostri quartieri” (Papa Francesco, Messaggio per la giornata mondiale dei poveri 13 giugno 2019 n. 2).

La programmazione diocesana fa riferimento alle indicazioni date dal Vescovo nella Lettera pastorale, alle indicazioni della diocesi e in modo particolare al messaggio di papa Francesco per la “giornata mondiale dei poveri 2019”.

  1. L’ANIMAZIONE DELLA CARITA’ NELLE NOSTRE COMUNITA’

La Caritas è chiamata ad animare la comunità cristiana ricordando innanzitutto che tutti siamo poveri: «Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo» (Ap 3,17) e che di fronte ai piccoli, agli ultimi, a chi è considerato uno scarto, non si può rimanere silenziosi e indifferenti ma occorre intervenire coniugando i verbi tipici dell’azione del Signore: ascoltare, intervenire, proteggere, difendere, riscattare, salvare (cfr Papa Francesco, Messaggio per la giornata mondiale dei poveri 13 giugno 2019 n. 4). La risposta di Dio al grido del povero arriva anche attraverso la comunità cristiana che, nell’escluso, nel sofferente, nello straniero, riconosce il Cristo crocifisso. “A volte basta poco per restituire speranza: basta fermarsi, sorridere,  ascoltare …lasciamo in disparte le statistiche; i poveri non sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti. I poveri sono persone a cui andare incontro: sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto: uomini, donne e bambini che attendono una parola amica. I poveri ci salvano perché ci permettono di incontrare il volto di Gesù Cristo” ( Papa Francesco, Messaggio giornata mondiale dei poveri 2019).

La Caritas parrocchiale è chiamata ad animare la propria comunità cristiana affinché non chiuda le porte in faccia a nessuno, non collabori all’edificazione di muri ma alla costruzione di ponti, per arrivare fino ai crocicchi delle strade e invitare tutti al banchetto della vita.

  1. LA DIMENSIONE SPIRITUALE DELLA CARITA’

Tutti abbiamo bisogno di Dio, di sperimentare il suo amore che ci raggiunge tramite la santità dei fratelli e delle sorelle della porta accanto. Scrive papa Francesco: “Non dimenticate mai che «la peggiore discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale” (Messaggio giornata mondiale dei poveri 2019). La gente arriva in parrocchia chiedendo il pagamento di bollette, cibo, vestiario, ma spesso dietro queste richieste si cela il bisogno di affetto, di accompagnamento, di spiritualità. “I segni di una autentica spiritualità cristiana sono l’entusiasmo per Gesù Cristo e per la sua Chiesa, la pazienza in una missione non sempre facile e dai facili risultati (non lo è mai stato!), la bontà verso tutti e la misericordia che sa comprendere le fatiche e le fragilità di ognuno” (Mons. Carlo Bresciani, lettera pastorale 2019) . Prima ancora del fare è importante dare spazio alla carità di Cristo, che ci spinge a non chiuderci in noi stessi o in piccoli circoli impenetrabili ma a condividere la fede con i fratelli. Si legge nel Messaggio per la giornata mondiale del povero: “Cari fratelli e sorelle, vi esorto a cercare in ogni povero che incontrate ciò di cui ha veramente bisogno; a non fermarvi alla prima necessità materiale, ma a scoprire la bontà che si nasconde nel loro cuore, facendovi attenti alla loro cultura e ai loro modi di esprimersi, per poter iniziare un vero dialogo fraterno”.

La Caritas parrocchiale deve riscoprire la gioia nell’ascolto della Parola di Dio e nella preghiera e deve vivere pienamente le giornate di spiritualità promosse dalla parrocchia o della diocesi. Sarebbe bello iniziare gli incontri o il servizio al centro di ascolto leggendo un brano della parola di Dio.

3.UN CAMMINO SINODALE

Seguendo le indicazioni del Vescovo per il prossimo anno pastorale anche le nostre Caritas parrocchiali sono chiamate alla sinodalità cioè a camminare insieme soprattutto costruendo ponti fra parrocchie, nelle vicarie o zone pastorali. Scrive papa Francesco: “Mettiamo da parte le divisioni che provengono da visioni ideologiche o politiche, fissiamo lo sguardo sull’essenziale che non ha bisogno di tante parole, ma di uno sguardo di amore e di una mano tesa” (Papa Francesco, Messaggio giornata mondiale dei poveri 2019). A volte una maggiore collaborazione tra le Caritas parrocchiali eviterebbe errori di valutazione e favorirebbe un accompagnamento delle persone e una maggiore valorizzazione delle loro risorse.

La Caritas parrocchiale è invitata ad utilizzare in modo adeguato gli strumenti che vengono messi a disposizione, come l’Ospoweb, e a creare occasioni di incontro per una maggiore collaborazione. E’ importante poi che la comunità cristiana si faccia carico delle opere segno presenti nel proprio territorio.

  1. LA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Un momento importante per le comunità cristiane è la Giornata mondiale dei poveri pensata anche per sollecitare tra i fedeli la volontà di collaborare fattivamente affinché nessuno si senta privo della vicinanza e della solidarietà.  L’impegno dei cristiani, in occasione di questa Giornata Mondiale e soprattutto nella vita ordinaria di ogni giorno, non consiste solo in iniziative di assistenza che, pur lodevoli e necessarie, devono mirare ad accrescere in ognuno l’attenzione piena che è dovuta ad ogni persona che si trova nel disagio. «Questa attenzione d’amore è l’inizio di una vera preoccupazione» per i poveri nella ricerca del loro vero bene”. (Papa Francesco, Messaggio giornata mondiale dei poveri 2019)

La Caritas parrocchiale è bene che apra o potenzi il Centro di ascolto. L’ascolto del fratello, delle sue difficoltà ci permetterà di superare l’assistenzialismo e di accompagnare realmente i fratelli e le sorelle ad integrarsi nella comunità cristiana e nella società. La Caritas parrocchiale studierà le modalità più opportune per valorizzare la Giornata mondiale dei poveri il 17 novembre 2019: pranzo solidale (scambio di doni), eventi culturali come concerti, visite musei, pellegrinaggi insieme…

  1. LA FORMAZIONE DEI VOLONTARI

Un impegno prioritario per la Caritas è la formazione dei volontari come occasione e spinta alla crescita, al cambiamento. La testimonianza comunitaria della carità e della solidarietà cresce e si alimenta nella parrocchia e nella diocesi nella misura in cui aumenta il numero di persone formate alla carità. È una dimensione essenziale e strategica attraverso cui la Caritas esprime e realizza se stessa nella funzione prevalentemente pedagogica. Anche quest’anno proponiamo e invitiamo a vivere momenti di formazione per tutti a partire da quello che è l’agire di Dio che ascolta, interviene, protegge, riscatta, difende e salva.

INCONTRI FORMATIVVI

25 OTTOBRE 2019: Intervenire;

22 NOVEMBRE 2019: Proteggere

13 DICEMBRE 2019: Riscattare

31 GENNAIO 2020: Difendere

16 FEBBRAIO 2020: Ritiro spirituale: Salvare

INCONTRI DEL CONSIGLIO DELLA CARITAS DIOCESANA

13 GENNAIO 2020 E 25 MAGGIO 2020.