Sto scrivendo questo invito dalla piazza di Illica, dove ancora 2 anni fa esistevano tante case e, sopratutto in questo periodo, fioriva la vita. Oggi qui c’è un enorme deserto, perché non è rimasta neanche una casa.
Proprio a Illica la sera del 23 agosto alle 21 con una adorazione eucaristica inizierà la ricorrenza di quella terribile notte che nessuno avrebbe voluto vivere. La scelta di Illica è motivata innanzitutto dal fatto che in questo paese è stato il maggior numero di morti nel nostro comune. E poi per le questioni di sicurezza. Non ci sono più le macerie ma soltanto uno grande spazio che ancora ricorda il passato.
Di tutte le proposte commemorative nel comune, questa adorazione sarà senza dubbio un appuntamento più suggestivo e più toccante.
Lo presiederà il nostro vescovo Domenico Pompili inaugurando così una serie di appuntamenti proposti ad Accumoli e Amatrice.
Lo svolgimento della adorazione è una sorpresa che al momento resta segreta. Posso soltanto dire che sarà toccante.
Sono felice che diverse persone da fuori sono intenzionate di venire. Quella gente ci dava sempre la forza di sperare e di non arrenderci di fronte alle difficoltà.
Vorrei in ogni caso incoraggiare la popolazione nostra a partecipare numerosi. Non rinunciare facilmente a questi appuntamenti che creano in noi la voglia di risorgere.
L’adorazione eucaristica ha un suo ritmo che chiede il raccoglimento e il silenzio. Per questo è importante la puntualità.
E poi siamo in montagna di sera. Prevedere il vestito per coprirsi bene ed eventualmente ripararsi dal vento. È triste vedere le persone che non riescono a gustarsi la bellezza dell’evento, solo perché non hanno previsto l’abbassamento di temperatura di sera in montagna.
L’altro grande appuntamento sarà la Messa presieduta da S. E. Domenico Pompili il 24 agosto alle 17 ad Accumoli.
Comunichiamo per favore questo messaggio ai nostri parenti, vicini ed amici. Leggiamolo ai nostri anziani. Aiutiamoci a vicenda a raggiungere Illica ed Accumoli.
Non dimentichiamo che dove c’è la sofferenza, molto più intensa si rende la grazia di Dio che ci aiuta ad alzarci e vivere fiduciosi. Cogliamo abbondantemente questa grazia.
Don Stanislao